domenica 10 agosto 2014

day 25 - Flow Festival, non solo musica


E' uno dei festival di musica più importanti della Finlandia, per caso, abitiamo esattamente di fronte all'area del grande evento che per 72 ore, ininterrottamente, ha accompagnato a colpi di woofer le calde giornate di Helsinki.
Il Flow Festival segna l’inizio della fine dell’estate, uno degli ultimi weekend di sole. 
Negli anni passati si sono esibiti artisti come The Kings of Convenience e Crystal Castles; per questa edizione, direttamente dal balcone di casa, abbiamo potuto ascoltare i The National, Skrillex, Röyksopp e Outkast senza dimenticare una sfilza di band emergenti e nomi meno noti al grande pubblico. 

Oltre all'offerta musicale, degna di nota, è la piacevole cornice che ha accompagnato i tre giorni di Festival.
Migliaia di ragazzi hanno percorso avanti e indietro le strade del quartiere, tutti, nessuno escluso, con la loro "indispensabile" lattina di birra in mano, ci hanno tenuto compagnia senza il minimo disturbo, fino a notte fonda.
L'incredulità agli occhi di un italiano, e di concerti e festival ne ho visti parecchi, consiste nell'osservare come le strade limitrofe al sito siano libere da automobili e dal frastuono. Nessun clacson, nessuna auto in doppia fila o peggio sui marciapiedi, nessuna coda ai semafori, anzi molti parcheggi liberi e, considerato che oggi è domenica, meno automobili del solito.
I finlandesi volano? No! Usano la bicicletta, i loro piedi e i mezzi pubblici... qualcuno meno atletico arriva in taxi. Il pensiero va ai multipiani dedicati al parcheggio di biciclette nella città di Amsterdam. La quantità di mezzi a pedali nell'area parcheggio del Festival, giustamente segnalata e denominata "Bike Parking Area", è letteralmente congestionata; questo ha permesso di vedere bici in quarta fila, in colonna sulle ringhiere fino a due metri di altezza e ovviamente lungo le strade, per oltre 1km dal parcheggio.
Che inciviltà!

Le ultime parole vanno spese sull'ordine pubblico. Non abbiamo sentito alcuna sirena né tantomeno una pattuglia di polizia. Diavolo! Sono quasi tutti ubriachi ma incredibilmente composti. Nei pressi degli ingressi esistono degli "addetti alla sicurezza", con la pettorina fluorescente e un walkie-talkie, qualcuno con una lattina in mano, dirigono senza difficoltà il fiume di persone verso gli attraversamenti pedonali e ciclabili, controllano che tutto funzioni bene. Pur di sperimentare, ho attraversato la strada più volte con la folla, sulle strisce dedicata ai pedoni; molti ragazzi barcollano carichi di birra e senza accorgersene invadono l'attraversamento riservato ai ciclisti, armati di campanello.
Nessun poco sobrio alza la voce, le mani, importuna ragazze, tocca biciclette (Ah! le biciclette parcheggiate, non sono il modello Graziella del 1970 tutte rotte e arrugginite, bensì fuoriserie da Tour de France, con tanto di cestini e spesso caschetto semplicemente legato al manubrio!). 

Alle quattro del mattino, qualche lattina e qualche bottiglia abbandonata nelle aiuole di questa periferia "malfamata" la troviamo, ma i "raccoglitori" sono già al lavoro, per guadagnarsi lo sconto del supermarket, mentre la luce del sole sostituisce i laser psichedelici della trasgressiva Helsinki. 

Nessun commento:

Posta un commento